Da sabato #ioleggoperché è entrata nel vivo della fase donazioni: la grande festa della lettura che porterà tanti nuovi libri alle biblioteche scolastiche ha bisogno di voi e il weekend ormai alle porte è l’ultima occasione per partecipare a questa incredibile iniziativa che ha coinvolto tutta l’Italia.
Ma perché dovremmo farlo? Perché dovremmo fare il gesto di donare un libro andando in una delle tantissime librerie gemellate? Questa risposta viene da sé: perché le scuole non hanno mai abbastanza libri per i nostri figli / nipoti / amici. Anzi. Hanno disperata necessità di questi libri.
Semplice vero? In realtà quello che succede con #ioleggoperché è ANCHE che di questo se ne parla, se ne scrive, se ne discute: si smuove l’opinione. Non è banale sentir parlare di libri a scuola i protagonisti della catena libraria: editore, preside, insegnante, madre, padre, figlio, libraio, messaggero, nonni e zii. Perché quando si parla di libri e lettura e figli, noi intoniamo una sinfonia, facciamo venire l’estate, innaffiamo il campo, salutiamo la persona amata, accarezziamo un gatto, insomma facciamo qualcosa di estremamente piacevole per tutti.
Onestamente da quando abbiamo cominciato questa avventura tre anni fa, nonostante il bellissimo nome dell’iniziativa, non ci siamo mai chiesti “perché” ma abbiamo tutti lavorato a un grande “come-quando”. Ma è veramente il caso, a volte, di ripeterlo: leggere è l’unico modo che abbiamo per vivere centinaia di vite, per imparare, per passare un tempo di qualità con noi stessi, per eliminare veramente la noia, per essere davvero felici, per piangere al momento giusto, per portare ovunque con noi decine e decine di storie, per viaggiare anche quando non possiamo che starcene fermi in un posto, per essere là dove non potremmo mai essere altrimenti, insomma i perché sono infiniti. Poi ci sono i perché adattati ai nostri figli e quelli li sapete, vero? I bambini hanno bisogno di leggere come di respirare. Non ci sono dubbi sul fatto che un bambino che legge è un bambino felice. Non ci sono dubbi che quando un bambino legge da qualche parte nel mondo sbocciano i fiori, cresce il grano, si fa un gran raccolto di arance e qualcuno vince la lotteria.
I bambini che leggono si riempiono le tasche di mille parole da dire, di mille pensieri da comporre, di mille domande e mille risposte che li accompagnano durante la giornata: i bambini che leggono sono sempre in un parco giochi, sono sempre sulla luna, sono sempre dove vorrebbero essere e dove dovrebbero essere. Questi sono solo alcuni, parziali e non soddisfacenti, motivi per cui #ioleggoperché è utile ai bambini-ragazzi ma anche ai genitori-zii-nonni. Gli altri aggiungeteli voi.
Per info www.ioleggeperche.it