Una ruota tira… BIS

Qualche settimana fa intervistando per il settimanale Gente il noto giallista Marco Marvaldi mi sono ritrovato (insieme a lui) a disquisire sui punti di contatto che ci sarebbero (spoiler: ci sono!) tra la letteratura sportiva e quella gialla. Chiacchierando eravamo arrivati alla conclusione che in entrambe le narrazioni il tema principale (lo sport, il gol e lo sprint o l’omicidio, il rapimento e il ricatto) a ben guardarlo è solo uno sfondo sul quale avviene tutto il resto. La vita ad esempio.

Quello che sto cercando di dirvi, bullandomi un po’ del fatto che parlo di questi temi con Marco Malvaldi, è che quando si racconta lo sport spesso e volentieri in realtà si racconta qualcosa di diverso dal semplice gesto atletico. Si raccontano le vite o più generalmente “la vita”. Quella che ci passa davanti tutti i giorni che magari ci parla di qualcosa di unico e alla quale serve solo un’ancora per poterla fissare dentro un racconto. Per farla diventare un ricordo.

Ecco allora che cos’è lo sport per me. Un’ancora. Una scusa per poter dire che mentre Totti segnava quel gol o Nibali vinceva quella tappa nelle nostre vite succedevano delle cose. Belle, brutte, noiose, sensuali, allegre, tristi e chi più ne ha… più ne metta.

 

Penso che rivivere lo sport significhi anche rivivere le nostre vite. Un esercizio autobiografico a cui forse non facciamo mai troppa attenzione, ma a ben guardare è proprio così. Per questo quando i ragazzi di Zampediverse sono venuti da me a chiedermi di scrivere e registrare altre quaranta puntante di Una ruota tira l’altra che nei miei appunti – per questioni di brevità – è ormai URTL, io sono stato felicissimo di poter andare a cercare altre 40 storie vicine e lontane nel tempo e nello spazio per poter regalare ogni giorno a chi ci vorrà ascoltare cinque minuti in cui attraverso il ciclismo proviamo a spiegare qualcosa di più, a raccontare qualcosa di nuovo, a svegliare ricordi o emozioni. E non è un caso che quest’anno ci sia un pezzo in più in coda. Un racconto a puntate, un radiodramma ai tempi dei podcast, in cui mettiamo al centro una storia di amicizia che – come potrete immaginare – avviene sullo sfondo di uno degli eventi sportivi dell’anno. L’addio di Nibali al ciclismo professionistico.

Questa è la bussola che mi guida in ogni puntata e questo è quello che provo ogni volta che qualcuno mi dà il via e io in automatico – come in automatico ho ormai imparato a recitare il mio codice fiscale e la mia partita iva – parto con il solito, cantilenante, ma sempre verde: “Ciao io sono Federico Vergari e questo è Una ruota tira l’altra, il podcast di Zampediverse che ogni mattina mentre bevete il primo caffè della giornata vi racconta qualcosa sul mondo del ciclismo e della bicicletta. Che fate, venite con me?

Beh, voi che fate? Venite con me!
Vi aspetto tutte le mattine su Spotify!


Federico Vergari 
per Zampediverse | Giornalista freelance, scrive di sport, cultura e attualità per diverse testate nazionali. Consulente del Salone Internazionale del Libro di Torino, codirige da 3 anni “Spiegamelo!” Il festival della divulgazione di Salsomaggiore Terme.

Federico Vergari